“Dopo un anno, la scelta che è stata fatta in tema di concessioni balneari è tanto semplice quanto dannosa: non scegliere. Le responsabilità sulle proroghe alle concessioni annunciate dal Governo, incastrato in promesse da campagna elettorale impossibili da mantenere, sono state scaricate tutte sulle amministrazioni locali”.
Anche la consigliera regionale e presidente dell’assemblea toscana del PD, Valentina Mercanti, interviene sul via libera al decreto legge sulla riforma delle concessioni balneari.
“Si è riusciti nella non facile impresa di scontentare tutti – prosegue -: balneari, che si trovano a dover lavorare e programmare attività nella più totale incertezza, e Comuni, che come al solito non ricevono il minimo aiuto o sostegno da Roma. In più non è previsto alcun vantaggio per il turismo, per le città e le comunità costiere che non potranno avere la certezza di investimenti utili per migliorare la qualità dei servizi sulla costa. Un paradosso che farebbe ridere se non ci fosse da piangere: lo Stato con alcune delle coste più belle d’Europa non ha la lungimiranza di sostenere gli investimenti del settore balneare”.
“Appare – conclude – ancora più chiaro come l’unico ente che è stato in grado di muoversi sul tema sia stata la Regione Toscana con l’approvazione della legge regionale che introduce due importanti principi che prevedono migliori condizioni per la partecipazione alle procedure comparative per il rilascio delle concessioni a favore delle di micro, piccole e medie imprese turistico-ricreative operanti in ambito demaniale marittimo, e, allo stesso tempo, tutela le condizioni per favorire il riconoscimento dei caratteri identitari e distintivi del sistema turistico e balneare delle coste della Toscana”.