La legalità deve tornare centrale nella discussione politica e deve tornare ad essere una battaglia portata avanti con convinzione dal Partito Democratico.
In qualità di membro dell’Osservatorio regionale sulla Legalità e presidente dell’assemblea regionale del PD, ho avuto modo di leggere la relazione presentata dalla DIA, la Direzione Investigativa Antimafia, in merito al primo semestre del 2022. E se i dati sono in parte confortanti – molte le operazioni condotte dalle forze dell’ordine andate a buon fine – dall’altro emerge un segnale chiaro: la Toscana continua a essere obiettivo privilegiato della criminalità, nonostante l’enorme lavoro delle forze di polizia e delle istituzioni ad ogni livello.
Promuovere la legalità in ogni momento del vivere quotidiano è un impegno che dobbiamo prenderci tutti, come politici e come cittadini. Dobbiamo creare, all’interno della nostra società, gli anticorpi necessari per impedire che fenomeni di criminalità organizzata attecchiscano. Non bastano le leggi repressive: serve comprendere il fenomeno, conoscerlo, fare informazione in questo senso, sensibilizzare le nuove generazioni e le istituzioni a tutti i livelli e, al tempo stesso, capire nel profondo come agisce e si muove la criminalità. Solo così possiamo creare le condizioni per rendere la Toscana un territorio dove la mafia non possa trovare casa. Un lavoro diffuso e strategico, portato avanti grazie alle forze dell’ordine e alle associazioni antimafia, che mi sento di ringraziare ancora una volta, e che trova pieno riscontro anche nelle attività della giunta regionale guidata dal presidente Giani e dell’Osservatorio regionale sulla legalità, una chiara dimostrazione di come anche la Regione sia impegnata su questo fronte.
Per questo motivo è ancora più indispensabile – conclude – che la lotta per la legalità torni protagonista anche del dibattito politico: non può essere abbassata la guardia, poiché nessun luogo, fisico o non fisico, è immune alla criminalità organizzata. Il Partito Democratico deve rimettere al centro della discussione e dei suoi propositi la promozione di una legalità capillare, reale, naturale: uniti possiamo fare la differenza e dire “NO” a tutte le mafie”.